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Mirtillo rosso, alleato anti batteri

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view post Posted on 8/2/2014, 18:32
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Questa bacca combatte i batteri del tratto urinario e rende l’organismo inospitale per gli aggressori; usalo nella cura e nella prevenzione delle cistiti
Il succo e l’estratto secco di mirtillo rosso godono di una meritata fama nella profilassi delle infezioni urinarie. Da un lato impediscono che i batteri patogeni aderiscano alla mucosa delle vie urinarie, in modo che i microrganismi non riescano ad attecchire e a proliferare sulla parete della vescica. Dall’altro, grazie ai loro componenti biochimici, rendono l’ambiente urinario meno ospitale per i batteri.
Un po’ di storia
La capacità del succo di mirtillo rosso di prevenire le infezioni del tratto urinario fu notata nella prima metà dell’Ottocento da un ricercatore tedesco, che trovò acido ippurico nelle urine di persone che consumavano succo di mirtillo rosso. Per oltre cento anni l’azione acidificante e batteriostatica dell’acido ippurico fu ritenuta causa dell’azione antibatterica. In realtà negli anni Sessanta del Novecento nuove ricerche provarono che l’acido ippurico si trovava in concentrazioni troppo basse nel mirtillo per avere un effetto batteriostatico e che l’acidificazione era utile con alcune specie batteriche e non con altre. Il succo di mirtillo rosso contiene invece numerose altre sostanze chimiche, alcune delle quali farmacologicamente attive. Gli acidi malico, benzoico, citrico, gli oligosaccaridi e il fruttosio sono quelli ritenuti importanti per le proprietà antibatteriche. Inoltre sono presenti notevoli quantità di antocianine e proantocianidine, sostanze a elevato potere antiossidante.
Utilizzalo in succo ed estratto secco
Il succo puro di mirtillo rosso ha un gusto acido e astringente, poco gradevole. Per questo vengono aggiunti al succo dolcificanti, acqua e vitamina C fino a ottenere una bevanda al mirtillo. Tuttavia, nelle bevande, la concentrazione del mirtillo rosso è variabile e nella maggior parte arriva a un quarto di quella presente nel succo puro. La composizione chimica degli altri prodotti a base di mirtillo rosso non è standardizzata e non è possibile confrontare tra loro le forme liquide e solide. La scelta migliore rimane il succo puro o l’estratto secco titolato di mirtillo rosso. La maggior parte delle ricerche concordano per un’assunzione di succo giornaliera compresa tra 300 e 500 grammi.
Quando non va usato
Le persone con calcolosi renale o che tendono a soffrire di coliche reno-ureterali dovrebbero considerare questo trattamento insieme a un medico. Esiste infatti un rischio potenziale nell’uso protratto del mirtillo rosso, l’aumento del livello di ossalato di calcio con conseguente nefrolitiasi. Il mirtillo rosso sembra inoltre in grado di aumentare il rischio emorragico in pazienti in trattamento con anticoagulanti.


Questa bacca combatte i batteri del tratto urinario e rende l’organismo inospitale per gli aggressori; usalo nella cura e nella prevenzione delle cistiti
Il succo e l’estratto secco di mirtillo rosso godono di una meritata fama nella profilassi delle infezioni urinarie. Da un lato impediscono che i batteri patogeni aderiscano alla mucosa delle vie urinarie, in modo che i microrganismi non riescano ad attecchire e a proliferare sulla parete della vescica. Dall’altro, grazie ai loro componenti biochimici, rendono l’ambiente urinario meno ospitale per i batteri.
Un po’ di storia
La capacità del succo di mirtillo rosso di prevenire le infezioni del tratto urinario fu notata nella prima metà dell’Ottocento da un ricercatore tedesco, che trovò acido ippurico nelle urine di persone che consumavano succo di mirtillo rosso. Per oltre cento anni l’azione acidificante e batteriostatica dell’acido ippurico fu ritenuta causa dell’azione antibatterica. In realtà negli anni Sessanta del Novecento nuove ricerche provarono che l’acido ippurico si trovava in concentrazioni troppo basse nel mirtillo per avere un effetto batteriostatico e che l’acidificazione era utile con alcune specie batteriche e non con altre. Il succo di mirtillo rosso contiene invece numerose altre sostanze chimiche, alcune delle quali farmacologicamente attive. Gli acidi malico, benzoico, citrico, gli oligosaccaridi e il fruttosio sono quelli ritenuti importanti per le proprietà antibatteriche. Inoltre sono presenti notevoli quantità di antocianine e proantocianidine, sostanze a elevato potere antiossidante.
Utilizzalo in succo ed estratto secco
Il succo puro di mirtillo rosso ha un gusto acido e astringente, poco gradevole. Per questo vengono aggiunti al succo dolcificanti, acqua e vitamina C fino a ottenere una bevanda al mirtillo. Tuttavia, nelle bevande, la concentrazione del mirtillo rosso è variabile e nella maggior parte arriva a un quarto di quella presente nel succo puro. La composizione chimica degli altri prodotti a base di mirtillo rosso non è standardizzata e non è possibile confrontare tra loro le forme liquide e solide. La scelta migliore rimane il succo puro o l’estratto secco titolato di mirtillo rosso. La maggior parte delle ricerche concordano per un’assunzione di succo giornaliera compresa tra 300 e 500 grammi.
Quando non va usato
Le persone con calcolosi renale o che tendono a soffrire di coliche reno-ureterali dovrebbero considerare questo trattamento insieme a un medico. Esiste infatti un rischio potenziale nell’uso protratto del mirtillo rosso, l’aumento del livello di ossalato di calcio con conseguente nefrolitiasi. Il mirtillo rosso sembra inoltre in grado di aumentare il rischio emorragico in pazienti in trattamento con anticoagulanti.fonte
 
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