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Val d'Ossola

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view post Posted on 30/8/2013, 08:46
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a Valle Ossola, o anche Val d'Ossola o semplicemente Ossola, è un'estesa valle della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola e corrisponde al bacino idrografico del fiume Toce.

Comprende sette valli laterali principali: Valle Anzasca, Valle Antrona, Val Bognanco, Val Divedro, Valle Antigorio, Valle Isorno, e Val Vigezzo. Inoltre fa parte dello stesso bacino orografico la Val Formazza segmento superiore della Valle Antigorio. Il centro di confluenza dell'intera vallata è Domodossola e gli altri principali centri sono Villadossola, Ornavasso e Crevoladossola. Comprende 38 comuni e conta 67.531 abitanti

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Panorama della Val d'Ossola
Stati Italia Italia
Regioni Piemonte Piemonte
Province Verbano-Cusio-Ossola Verbano-Cusio-Ossola
Località principali Antrona Schieranco, Anzola d'Ossola, Baceno, Bannio Anzino, Beura-Cardezza, Bognanco, Calasca-Castiglione, Ceppo Morelli, Craveggia, Crevoladossola, Crodo, DOMODOSSOLA, Druogno, Formazza, Macugnaga, Malesco, Masera, Mergozzo, Montecrestese, Montescheno, Ornavasso, Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte, Premia, Premosello-Chiovenda, Re (Italia), Santa Maria Maggiore (Italia), Seppiana, Toceno, Trasquera, Trontano, Vanzone con San Carlo, Varzo, Viganella, Villadossola, Villette, Vogogna
Fiume Toce
Nome abitanti Ossolani

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Comunità montana Comunità Montana Valle Ossola

Origine del nome

Il primo accenno alla denominazione Ossola è del geografo Tolomeo vissuto nel II secolo d.C., che nomina una Oskela (o Oskella) Lepontíōn, Oscella dei Leponzi, in riferimento alle popolazioni di Leponzi che l'abitavano. In un'opera geografica anonima del VII secolo d.C. (il cosiddetto Geografo Ravennate) il nome appare come "Oxila" o "Oxilia" e Joannes Georgius Graevius, nel Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae: Ligurum et Insubrum, seu Genuensium et Mediolanensium pubblicato nel 1704, identifica la Val d'Ossola come Municipium Ocellum (e Domodossola è detta Ocella).
Geografia

La Valle Ossola è raffigurabile come una grande foglia di acero, le cui nervature sono costituite dai fiumi e torrenti che percorrono le valli e le montagne laterali, i quali confluiscono nella nervatura centrale, rappresentata dal fiume Toce. Gli estremi della foglia rappresentano i confini settentrionali dell'Italia, mentre il picciolo si estende fino a raggiungere il Lago Maggiore. Si è soliti suddividere la vallata in Ossola Inferiore, che aveva capoluogo Vogogna, e Ossola Superiore con capoluogo Domodossola.
Storia
L'antichità

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Domodossola, Piazza del Mercato

Il capoluogo ossolano è Domodossola, antichissima città, già capitale all'epoca dei Leponzi, chiamata da Tolomeo Oscela divenne poi Domus-Oscelae dalla Chiesa Collegiata cittadina denominata Domus. La valle presenta testimonianze di una civiltà anteriore alla romana grazie alle necropoli di Ornavasso e Migiandone.

Innumerevoli furono le invasioni da parte dei Galli e anche di ciò rimane traccia in alcune parole dialettali. Nel 100 a.C. circa, la zona fu forse teatro, secondo alcuni studiosi (ma la tesi è molto controversa, e viene seguita oggi da pochi specialisti), degli scontri tra Cimbri e Romani, terminati con la vittoria di Mario nei pressi di Vercelli. Dopo ciò il dominio romano sull'Ossola fu incontrastato; la valle venne denominata Provincia delle Alpi Leponzie e Domodossola fu sede del procuratore di Augusto. In questo arco di tempo venne costruita la prima strada di collegamento con la Valle del Rodano

Dal Medioevo all'età napoleonica

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente la zona fu nuovamente invasa dai barbari (Franchi, Borgognoni ecc.) e alla fine del V secolo venne occupata dai Longobardi che eressero la fortezza di Mattarella, i cui resti sovrastano tuttora Domodossola e nei pressi dei quali è stato edificato il Sacro Monte Calvario. Dopo i Longobardi il castello passò nelle mani dei Franchi.

Nel 1014 venne donata dall'imperatore Arrigo al vescovo di Novara. La dominazione vescovile durò 3 secoli, nei quali non mancarono duri scontri con i vicini dell'Alto Vallese. La Val d'Ossola venne annessa al Vallese, e quindi entrò nell'orbita della Confederazione svizzera di cui il Vallese era alleato, con il nome di Eschental, a due riprese: dal 1410 al 1422 e successivamente dal 1512 al 1515, quando la valle tornò al Ducato di Milano in seguito alla Battaglia di Marignano. La parte settentrionale, la Val Formazza, in tedesco Pomattal, venne colonizzata da popolazioni tedesche provenienti dal Vallese, che si spinsero sino a Bosco-Gurin, nell'attuale Canton Ticino.

Con il passaggio al dominio visconteo, su volontà della borghesia domese, si ebbe la costruzione del castello di Vogogna, ancor oggi visitabile, che divenne centro di potere dell'Ossola Inferiore. Il regime visconteo fu seguito da quello sforzesco e in quegli anni le vallate vennero suddivise in feudi di proprietà nobiliari. La successiva dominazione spagnola portò con sé lotte civili, carestie ed epidemie. Seguì un breve regime austriaco e poi sabaudo. Nel 1743, grazie al trattato di Worms, l'alto novarese venne aggregato al Regno di Sardegna.
Dall'età napoleonica al Regno d'Italia

Napoleone conferì grande sviluppo alla zona grazie alla costruzione nel 1805 della strada che da Milano attraversava il Sempione per raggiungere Briga. Nel 1818 si costituì la Provincia dell'Ossola sotto i Savoia, e nel 1859, con il decreto Rattazzi, la provincia venne trasformata in circondario di Domodossola, parte della provincia di Novara.
Il Novecento

Anche la costruzione del traforo del Sempione segnò un'importante svolta nell'economia della vallata. I lavori si conclusero nel 1905 e l'inaugurazione ufficiale alla presenza del re Vittorio Emanuele III, con il passaggio del primo treno a vapore, avvenne nel 1906.

È da ricordare il volo aereo di Geo Chavez nel settembre 1910, il quale riuscì a percorrere la tratta Briga-Domodossola, attraverso il Sempione, con i velivoli del tempo. Tuttavia a pochi metri dall'arrivo il viaggio si concluse tragicamente con la morte del pilota.

È di grande rilevanza storica il fatto che il 10 settembre 1944 venne istituita la Repubblica partigiana dell'Ossola e l'Ossola venne dichiarata terra libera dal dominio nazi-fascista. Fu formato un governo provvisorio composto da tutti i rappresentanti del Comitato di Liberazione Nazionale e importante fu la collaborazione di intellettuali antifascisti come Gianfranco Contini. Tuttavia il 23 ottobre dello stesso anno la controffensiva nazi-fascista provocò la caduta della Repubblica dopo giorni di aspri combattimenti. Lo sceneggiato RAI "Quaranta giorni di libertà" (1974) di Leandro Castellani è ispirato dalle vicende della Libera Repubblica dell'Ossola.

Dal 1992 l'Ossola fa parte della Provincia del Verbano Cusio Ossola e non più della Provincia di Novara.
Parchi

Nella valle sono stati istituiti il Parco naturale dell'Alpe Veglia e dell'Alpe Devero, Parco naturale dell'Alta Valle Antrona, il Parco Nazionale della Val Grande oltre al Sacro Monte di Domodossola, Riserva Naturale Speciale, patrimonio mondiale dell'Unesco dal 2003.


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Sacro Monte di Domodossola



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Sacro Monte di Domodossola
Percorso devozionale con le Stazioni 9 e 11

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Sacro Monte di Domodossola
Cappella contenente la Stazione IX della Via Crucis

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Sacro Monte di Domodossola
Dionigi Bussola, Gesù muore sulla croce


Clima

L'Ossola è caratterizzata da un clima temperato, che è tuttavia pesantemente influenzato dai rilievi alpini. Moltissimi sono i fattori che modificano il clima dei singoli distretti territoriali nella zona. Tra questi vi è l'altitudine, il tempo di insolazione giornaliero, la piovosità e la ventosità. I venti secchi e freddi del nord sono frequenti in inverno, anche se non manca la presenza di venti caldi come il Favonio (Föhn). Da aprile a settembre lungo la valle soffiano invece semplici brezze.

Anche la vicinanza ai laghi prealpini, (Lago Maggiore, Lago d'Orta e Lago di Mergozzo) e alla Pianura Padana contribuiscono a modificare il clima della zona. Infatti, le masse d'aria umida che si formano in questi siti, risalendo le pendici dei monti ossolani, provocano violenti temporali: per questo motivo l'Ossola è una delle aree più piovose d'Italia.

La neve tutti gli inverni copre le principali vette e contribuisce al sostentamento dei ghiacciai perenni, come quello del Monte Rosa, mentre è meno frequente osservarla nel fondovalle. Negli ultimi anni è aumentata la presenza di grandine, di nebbia e di trombe d'aria, che causano numerosi danni alle coltivazioni e agli edifici.

Il clima di fondovalle, ove sorgono i principali centri abitati (Domodossola, Villadossola, Ornavasso e Crevoladossola) è caratterizzato da inverni freddi ed estati calde, lunghi periodi di siccità con successive piogge abbondanti. Queste precipitazioni ingrossano i rii e i torrenti, determinando spesso alluvioni, come quella famosa dei giorni 7, 8 e 9 agosto 1978, che provocò la morte di 19 persone, e quella dell'ottobre 2000, che causò invece la morte di 13 persone nella frazione di Gondo

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Cime della Valle di Devero (biforcazione della Valle Antigorio)

Valichi

I valichi ossolani mettono in comunicazione Domodossola, quindi l'Italia, con la Svizzera.
Valico Altitudine Ubicazione Collegamento Infrastruttura
Passo del Sempione 2006 m s.l.m. ovest con Briga (CH) (Canton Vallese) Italian traffic signs - strada europea 62.svg Strada Statale 33 Italia.svg del Sempione
Valico di Ponte Ribellasca 552 m s.l.m. est con Locarno (CH) (Canton Ticino) Strada Statale 337 Italia.svg della Val Vigezzo
Passo San Giacomo (In Progetto) 2313 m s.l.m. nord con Airolo (CH) (Canton Ticino) Strada Statale 659 Italia.svg di Valle Antigorio e Val Formazza


Ferrovie

Le linee ferroviarie che percorrono l'Ossola sono:

La linea "Rho - Sempione via Arona e Domodossola" è stata inaugurata già nel secolo XIX e allungata ulteriormente dopo l'apertura del valico ferroviario del Sempione. Serve da collegamento internazionale tra l'Italia e la Svizzera, nonché da collegamento tra Piemonte e Lombardia. Domodossola è la stazione di confine. Le altre principali stazioni ossolane di questa linea sono Vogogna, Premosello-Chiovenda e Mergozzo.

La linea "Novara - Domodossola via Lago d'Orta" collega l'Ossola e il Cusio, partendo da Novara. È una linea a binario singolo elettrificato, prevalentemente usata per i treni merci porta camion, in viaggio fra Novara e il nord Europa. Le sue principali stazioni ossolane sono Domodossola, Villadossola, Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte, Premosello-Chiovenda e Ornavasso.

La "Ferrovia Vigezzina" gestita da SSIF e FART collega invece Domodossola a Locarno (CH). Risulta un capolavoro d'ingegneria a causa dell'enorme dislivello che deve superare ed è anche di grande interesse turistico per il suo percorso immerso nella natura. Principali stazioni ossolane di questa linea sono Domodossola, Masera, Trontano, Druogno, Santa Maria Maggiore, Malesco e Re.

Strade

e principali strade ossolane sono:

superstrada Strada Statale 33 Italia.svg del Sempione (prosecuzione della Autostrada A26 Italia.svg Genova Voltri-Gravellona Toce), che porta la classificazione di strada europea Italian traffic signs - strada europea 62.svg: Milano - Gravellona Toce - Domodossola - Confine di Stato di Iselle - Passo del Sempione.

Strada Statale 337 Italia.svg della Val Vigezzo: Masera - Druogno - Santa Maria Maggiore - Malesco - Re - Confine di Stato di Ponte Ribellasca.
Strada Statale 659 Italia.svg di Valle Antigorio e Val Formazza: Crevoladossola - Crodo - Baceno - Premia - Formazza.
Strada Statale 549 Italia.svg di Macugnaga, divenuta regionale con il decreto legislativo n. 112 del 1998 e declassata infine a provinciale con la Legge Regionale Piemonte 6 agosto 2007 n. 18 (BUR 9/8/2007 n. 32): Piedimulera - Calasca Castiglione - Bannio Anzino - Vanzone con San Carlo - Ceppo Morelli - Macugnaga.


fonte
 
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