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Yosemite. Le pareti più amate dai fotografi

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view post Posted on 8/10/2011, 11:31
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Yosemite. Le pareti più amate dai fotografi


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Sequoie giganti e impressionanti pareti granitiche da cui spuntano spumeggianti cascate che brillano, argentate, nel verde che domina la valle.

Questo lo scenario che appare agli occhi di chi, percorrendo la Hwy 41, arriva allo Yosemite National Park attraversando il Tunnel View, uno dei quattro punti di accesso al parco insieme all'Hwy 120 E, all'Arch Rock (Hwy 140) e al Big Oak Flat (Hwy 120 W).

Un punto di osservazione costruito recentemente all'uscita del tunnel permette di fermarsi a far scorrere lo sguardo su quelle montagne e pianure e scattare qualche foto, gustandosi lo spettacolo prima di immergersi completamente dentro di esso.


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Chi volesse evitare l'assembramento di turisti, però, farebbe meglio a raggiungere l'Inspiration Point Trail.

Sono circa 4,5 km da percorrere a piedi, tra andata e ritorno, una deviazione che consente di osservare la valle da un punto panoramico più intimo.

Sono proprio i 3,5 milioni di visitatori che ogni anno si riversano nel parco a rappresentare il suo punto debole. Sin dalla metà del XIX secolo gli ambientalisti hanno iniziato a chiedere al Congresso che l'area venisse tutelata dall'impatto del turismo sempre crescente, ma la popolarità di Yosemite era destinata ad aumentare per tutto il XX secolo, rendendo sempre più difficile al governo federale coniugare la forte richiesta dei visitatori con la difesa delle bellezze naturali della zona.

Negli anni è stato raggiunto un compromesso, "incanalando" i turisti verso percorsi comuni e più battuti e limitando gli accessi alle aree ecologicamente più sensibili.


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Tuttavia anche nei mesi di maggior affluenza, ovvero nei mesi estivi, gli amanti del trekking e della fotografia possono comunque trovare angoli di pace e tranquillità, lontani dal maggior afflusso di gente.

Un esempio è rappresentato da i due punti di accesso alle Yosemite Falls, le cascate più spettacolari del parco, che con i loro 730 metri di altezza divisi in tre livelli si aggiudicano il titolo di cascate più alte del Nord America.

Per raggiungerle è infatti possibile percorrere un sentiero breve e molto battuto, accessibile anche alle sedie a rotelle o passeggini e adatto alle famiglie, o risalire il più impegnativo Yosemite Falls Trail, che attraverso una faticosa camminata di 5,4 km permette di arrivare fino alla cima della cascata, lasciandosi dietro i gruppi di visitatori più chiassosi.


Non molto distante, spicca la Bridalveil Fall, ovvero la cascata del "velo da sposa", così chiamata perché l'effetto del vento rende il getto d'acqua simile a un morbido e lungo tulle che poggia sulla testa di una futura moglie.

Inoltre l'antica tribù dei Ahwahnechee, che viveva in quest'area già quattromila anni prima dell'arrivo dei pionieri, credeva che inalare il vapore di questa cascata aumentasse le probabilità di unirsi in matrimonio con qualcuno.


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Nonostante furono battuti in uno scontro del 1851, quando i conflitti tra minatori e popolazioni native fu al suo culmine, il fascino delle tradizioni degli Ahwahnechee, composti da tribù miwok e paiute, attira ancora i passanti, che si soffermano allo Yosemite Museum per ammirare i manufatti di queste popolazioni.

Se non bastassero cestini intrecciati e pelle di daino, perline in quantità o copricapi di piume, vicino al museo la ricostruzione di un villaggio indiano risalente al 1870, con tanto di granaio, pietre da macina e capanna cerimoniale, aiuta ad immaginare in maniera ancora più efficace lo stile di vita di queste popolazioni prima che la corsa all'oro ne sconvolgesse le abitudini.


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Percorrere la Hwy 120 E, che attraversa il parco sotto il nome di Tioga Rd, è un altro modo per accedere a Yosemite, passando per il Tioga Pass (a circa tremila metri di altezza).

Una strada tutte curve, chiusa da novembre a maggio a causa delle nevicate abbondanti e pericolose, che rivela panorami a cui gli occhi fanno fatica ad abituarsi. Come il Tenaya Lake, uno specchio d'acqua azzurro su cui si riflette il verde intenso dei boschi e l'argento delle montagne che lo incorniciano.

Un lago che prende il nome dal Capo Tenaya, guida dei Ahwahnechee, costretto a capitolare dopo la spedizione punitiva nota come Mariposa Batalion, che il governo a metà del XIX secolo inviò in quest'area per soffocare lo spirito ribelle della sua tribù.

Obiettivo che venne raggiunto nello stesso anno, quando Tenaya garantì che la sua gente non avrebbe più intralciato i lavori dei cercatori d'oro.


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A poca distanza dal lago si raggiunge il Tuolumne Meadows, nella regione della Sierra, con ampie distese di verde che tra luglio e agosto si riempiono di fiori selvatici dai più disparati colori, e più in là gli High Sierra Camp, cinque campeggi ben attrezzati e dislocati ad anello, distanti tra loro tra i 10 e i 15 km, adatti agli escursionisti che preferiscano muoversi senza un'attrezzatura troppo pesante.

Qui è infatti possibile alloggiare in tende fisse simili a vere camere da letto, con doccia comune, trapunte per la notte ed una "tenda mensa" dove è possibile condividere le esperienze e scambiarsi consigli utili con altri escursionisti.

Si possono prenotare cestini per il pranzo per i giorni successivi o visite a cavallo nella zona adiacente. Tuttavia vista la crescente popolarità di questi accampamenti e il limitato periodo di apertura degli stessi, all'incirca da giugno a settembre, viene organizzata un' "estrazione a sorte" tra quanti hanno fatto richiesta di ospitalità.

A chi non viene estratto non rimane che sperare in qualche disdetta.



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Gli escursionisti che invece volessero abbandonare il fondo valle del parco e raggiungere il suggestivo Glacier Point, a 2.200 metri di altezza, dovranno affrontare l'impegnativo Four Mile Trail.

Una "passeggiata" di 15 km, andata e ritorno, in cui i punti panoramici sono così tanti da evitarne l'affollamento, cosa che può giustificare la faticosa salita.

Altri punti di osservazione considerati tra i più spettacolari, adatti agli amanti del trekking, sono il Sentinel Dome, a 1,3 km di distanza dal Glacier Point, e il Dewey Point, da cui è possibile godersi una veduta privilegiata di El Capitan, la roccia granitica di 900 metri circa che i nativi consideravano sacra e che tutt'ora è venerata dagli scalatori incalliti.

Fu proprio in cima al Sentinel Dome che Ansel Adams, fotografo che più di ogni altro rese omaggio alla bellezza di Yosemite attraverso tinte in bianco e nero, realizzò alcuni dei suoi migliori scatti, tra cui la famosa foto al Pino Jeffrey, un albero immortalato già nel 1867 da Carleton Watkins e rimasto in piedi fino al 2003.

Gli amanti delle foto potranno continuare a seguire le orme di Adams raggiungendo le sponde del Mirror Lake, dove la superficie piatta dell'acqua riflette l'immagine perfetta delle cime del monumentale Half Dome.

È davanti a questo scenario paradisiaco che si ha la sensazione di condividere pienamente le parole che proprio lo stesso Adams pronunciò: "Delle volte arrivo in dei luoghi proprio quando Dio li ha resi pronti affinché qualcuno scatti una foto".


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Tuttavia se si intende sostare su quelle sponde, oltre che dell'attrezzatura fotografica è meglio munirsi anche di una buona dose di repellente, visto che le zanzare, in estate, potrebbero rendere la sosta sulla riva del lago molto fastidiosa oltre che romantica.

Alla fine della stagione estiva lo specchio d'acqua può apparire anche vistosamente prosciugato, vedendo il suo fascino ridotto.

Per chi attraversa il parco dello Yosemite, è d'obbligo una sosta a circa 43 km a sud della valle, ovvero a Wawona, centro storico del parco nonché sede di una delle sue principali attrazioni, il Mariposa Grove, il regno delle sequoie giganti.

Un angolo incantato che affascina grandi e piccini, tutti con il naso puntato verso il cielo per cercare di capire dove arriva la cima di quegli alberi che da terra sembrano sfiorare le nuvole. Tra loro il Grizzly Giant è il protagonista indiscusso e a molti amanti del fantasy potrebbe ricordare un lontano parente del Barbalbero di Tolkien, più giovane e snello del suo antenato, che abbia abbandonato la Terra di Mezzo per cercare popolarità e successo in California.

Questa sequoia gigante è in realtà venuta alla luce circa 2.700 anni fa e per raggiungerlo basta percorrere 800 metri di sentiero molto battuto che parte dal parcheggio.


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Imperdibile anche il California Tunnel Tree, un albero il cui "cuore" è stato spaccato nel lontano 1895 ma che non solo continua a sopravvivere ma ha raggiunto la popolarità grazie alla galleria che è stata scavata al suo interno.

Anche nel Fallen Wawona Tunnel Tree, caduto nel 1969, è stata scavata una galleria, al cui interno possono passare delle macchine. Da quest'albero caduto si può raggiungere, attraverso una passeggiata di 1,5 km andata e ritorno, il Wawona Point, da cui è possibile lasciar cavalcare lo sguardo su un panorama unico che domina il bosco .

Il parcheggio potrebbe rappresentare un problema, quindi meglio lasciare l'auto davanti al Wawona Store, dove si possono acquistare anche viveri e souvenir intagliati nel legno, ed arrivare all'ingresso del bosco delle sequoie attraverso i bus navetta gratuiti che partono ogni mezz'ora circa. All'ingresso del bosco è possibile acquistare, da maggio a settembre al costo di 25 $, una visita guidata che attraversa il parco a bordo di un trenino, con altoparlanti da cui una guida illustra i dettagli e la storia della foresta circostante (l'audio guida non è disponibile in italiano).


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Unico svantaggio, il trenino è certamente un mezzo più veloce per raggiungere le maggiori attrazioni ma è anche molto rumoroso e non consente di fare lunghe soste per scattare foto con tutta calma o potersi godere la quiete della natura. Sono previste solo due soste che consentono in soli cinque o dieci minuti di fare velocemente qualche scatto.


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Per questo molti visitatori preferiscono scendere dal veicolo ad una delle due fermate previste ed aspettare il trenino successivo quando decidono di tornare all'ingresso, così da poter visitare in tutta calma quei percorsi che si inoltrano nell'ombra del bosco, raggiungere i punti di osservazione più interni e ritornare a valle solo in un secondo momento.

Il percorso intero che dal parcheggio porta alla parte superiore del bosco è di circa 4 km.


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La Tioga Rd non è solo un punto di accesso ma anche un modo per abbandonare la valle e proseguire il viaggio verso i deserti, verso le assolate pianure della Death Valley e poi giù fino a Las Vegas.

Ma questa è un'altra storia. Qualunque sia la destinazione, comunque, attraversare il Tioga Pass durante le ore del tramonto è uno dei modi meno "dolorosi" per uscire da Yosemite.

Altri immensi panorami, che si bagnano di un intenso rosso, viola e azzurro, consolano infatti dall'idea di dover abbandonare gli scenari appena visti nel parco.



FONTE:repubblica.it
 
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view post Posted on 8/10/2011, 17:53
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che spettacolo simone bellissimo grazie

:grazie: :bacione: :bacione:
 
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