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Recenti studi di psicologia hanno evidenziato che chi vive in coppia, vive meglio e piu' a lungo.







L’estate è la stagione degli amori nascenti e clandestini, della libertà ad oltranza, dei flirt sotto l’ombrellone , con un conseguente incremento del numero di single.
I single oggi, non sempre sono “single per scelta”, ma spesso lo sono per necessità, per paura, per le difficoltà che incontrano nel trovare l’anima gemella, perché dolorosamente separati, perché abbandonati e, perché impauriti dalle possibili conseguenze della vita di coppia.
C’è una grande e sostanziale differenza tra “single” e “soli”.
I primi consapevolmente e per scelta, vivono fuori dalla coppia, passando da partner a partner, senza possibilità di coinvolgimento emozionale , spesso all’insegna della libertà relazionale e sessuale.
I secondi, si dicono single, ma in realtà sono frequentemente abitati da solitudine mascherata , da sconforto e da dolori e voragini dell’anima.
La vita sei single, è caratterizzata da libertà ad oltranza, da non regole, da indipendenza, da un’assoluta autonomia del fare e del sentire, all’insegna delle proprie esigenze e necessità.
Tutto questo correla con una migliore qualità di vita?
Molti studi di psicologia, tra cui uno studio effettuato dall’università di Lousisville, dimostrano che i single che non hanno trovato l’anima gemella e, che passano da una relazione all’altra o, meglio da una “non-relazione” all’altra, vanno incontro a maggiori problematiche di salute, cardiovascolari, di ansia e di stress, disturbi gastrici, ecc… da correlare spesso agli stili di vita sregolati ed all’elevato livello di solitudine.
Per gli uomini single, il rischio di morte è addirittura del 32 per cento più alto rispetto agli uomini sposati e serenamente contenuti all’interno di una coppia stabile; mentre per le donna il rischio si aggira attorno al 23 per cento.
Traducendo questa percentuale in anni, equivale ad otto\ diciassette anni in meno della vita di chi sta in coppia.
Le coppie sposate, oltre a condurre una vita più regolare e sana, generalmente vivono all’interno di una rete di supporto e sostegno sociale molto più strutturato.
Molti single di oggi, inoltre sono ex coniugati e, provengono da dolorose e destruenti separazioni, caratterizzate da rabbia, stress cronico, tradimenti, ex-coniugi, ricatti e parcelle degli avvocati.
Il periodo post-separazione, è sempre caratterizzato da un notevole livello di ansia, di destabilizzazione, di cambiamento delle abitudini e di dolorosa solitudine.


La foto principale è di Andò



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L’estate sembra essere la stagione dell’ amplificazione dei disagi, della presa di coscienza che qualcosa non va’, dei dolori dell’anima, della coppia e degli SOS psichici e sessuali.
Ricevo email di sconforto, di estrema solitudine e di reiterate richieste di miracolistici suggerimenti per amplificare ed aumentare le dimensioni dei genitali maschili, spesso percepite come insufficienti o non aderenti all’immaginario maschile.
Esistono misure ideali?
Quanto dovrebbe essere grande un pene maschile?
Grande e non funzionale e funzionate o di dimensioni normali e funzionate?
Il web diventa il grande mare dove cercare informazioni, pozioni quasi magiche, per risolvere questo problema.
Giovani e non cercano online soluzioni, spessissimo inadeguate sul piano scientifico, che amplificano il disagio istillando vane speranze.
Ginnastica peniena, spray, acido ialulorico riassorbibile, protesi peniene, e tantissimo altro ancora.
Il vero problema, si chiama “dismorfofobia peniena”, detta più comunemente “sindrome da spogliatoio”, ed è infatti caratterizzata dalla sgradevole ed invalidante sensazione correlata alla percezione non adeguata dei genitali.
Chi soffre di questa problematica, prettamente di competenza psico-sessuologica, percepisce i propri genitali inadeguati e si sottrae stabilmente alla vita non solo da spogliatoio, ma affettiva, relazionale ed ovviamente sessuale.
Il momento storico in cui viviamo, è caratterizzato da un’assoluta assenza di educazione emozionale e sessuale, lacuna drammatica ed incolmabile, che lascia spazio alla proliferazione di disagi psico-fisici e di totale assenza di formazione ed informazione a riguardo.
Un importante distinguo che andrologi e psico-sessuologi, tendiamo ad effettuare sin dal primo colloquio, è la differenza tra l’aspetto morfologico e l’aspetto funzionale.
Molti ragazzi, magari alle prime armi ed esperienze orizzontali, si sentono inadeguati globalmente e danno la responsabilità alle dimensioni dei loro genitali, li percepiscono piccoli, inadeguati e, spesso non somiglianti agli attori del porno, loro modelli di identificazione.
L’aspetto morfologico, è totalmente disgiunto dall’aspetto funzionale.
Un pene per essere adeguato deve essere funzionate: capace di avere e mantenere l’erezione, la risposta orgasmica ed aiaculatoria.
Molti uomini e non solo giovanissimi, credono fermamente che il “piacere femminile sia dimensioni-correlato”; questo falso mito, difficilmente stirpabile dall’immaginario collettivo, è conseguenza dell’assenza di educazione emozionale e sessuale e della promozione degli attori del porno a clinici della sessualità umana!
Andrologo e psico-sessuologo clinico, sono i referenti per la salute sessuale machile.

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buon compleanno licla da tutto lo staff passione lotto

Generalità

L'amaryllis belladonna si distingue per la delicatezza dei suoi colori e del suo profumo. E' originario del Sud Africa; ama il clima caldo ed asciutto. Rispetto all'Hippeastrum, a cui somiglia molto, produce fiori di dimensioni minori, ma in numero anche doppio per ogni singola infiorescenza.

Nome: Amarillis belladonna

Nome Comune: Belladonna

Famiglia: Amaryllidaceae

Tipo bulbo: bulbo tunicato

Dimensione bulbo: dai 15 ai 30 cm di circonferenza



Caratteristiche del fiore

La struttura è ad ombrello; i fiori, di vario colore (rosa, rosa chiaro e bianco), sembrano delle piccole trombe. Il profumo è molto delicato. Il periodo della fioritura è la fine dell'estate.





Caratteristiche della pianta

Può raggiungere l'altezza di 55-90 cm. Il colore delle foglie è verde opaco.



Metodi di coltivazione

Terreno: Deve essere ben drenato.
Periodo di piantumazione: Autunno o primavera

Profondità di piantumazione: La profondità alla quale la base del bulbo deve essere posta è di circa 20 cm. La distanza tra i bulbi deve essere di 15/20 cm.

Luce: Prediligono la piena luce e la mezz'ombra











Fascia Climatica










Seleziona la tua fascia climaticaMediterraneoContinentaleAlpino





Esposizione

Pianta che necessita di almeno alcune ore al giorno di irradiamento solare.








Annaffiature

Le annaffiature si praticano solo quando il terreno è ben asciutto da alcuni giorni, ogni 10 giorni può essere sufficiente; se il clima fosse particolarmente caldo è possibile intensificare leggermente le annaffiature.








concimazione

In primavera le piante da fiore necessitano di un buon apporto di concime, in modo da sviluppare al meglio i nuovi germogli ed i fiori; si consiglia un concime specifico per piante da fiore, ricco in potassio; utilizzando un concime a lenta cessione è sufficiente una somministrazione ogni quattro mesi; con un concime da sciogliere in acqua invece sarà necessario fornire concimazioni ogni 15-20 giorni.


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Olio di mandorle, elisir di bellezza




Se ne parla tanto ma le sue virtù sono più di quante possiate immaginare. L'olio di mandorle dolci




E' un prodotto il cui nome evoca immagini di dolcezza, delicatezza, natura: l'olio di mandorle dolci, utilizzato sin dall'antichità per le sue innumerevoli virtù cosmetiche, è davvero uno di quei prodotti che non dovrebbe mai mancare nella vostra toeletta.

Ne esistono diversi tipi in commercio, alcuni dei quali anche molto cari, altri decisamente abbordabili, cercate bene. In generale, se si tratta di mandorle biologiche spremute a freddo avrete l'olio ottimale.

E' famosissima la sua proprietà emolliente: applicato su tutto il corpo dopo la doccia, funge da idratante, nutre la pelle, si assorbe in poco tempo e la lascia assolutamente morbida. Un uso alternativo è quello di metterne alcune gocce (un cucchiaino) nella vasca da bagno, e lavarsi normalmente: all'uscita, rimarrete incredule nel constatare quanto la pelle sia vellutata. Attenzione però a non immergere troppo i capelli se sono tendenzialmente grassi. Le virtù elasticizzanti dell'olio di mandorle lo rendono un ottimo alleato dei tessuti che con gli anni iniziano a cedere: pelle del collo, decolté, seno e soprattutto la pancia durante la gravidanza. Si tratta del più efficace rimedio contro le smagliature, da utilizzare mentre il pancione cresce per ritornare ad avere una pelle sana e compatta dopo il parto.

Per quanto riguarda i capelli, ha proprietà altrettanto nutrienti: aggiungete una goccia (ne basta davvero solo una) allo schampoo e sostituirà il balsamo, rendendo i capelli facilmente pettinabili ma soprattutto lucidi e vigorosi. L'unico inconveniente è che se rimangono residui i capelli risulteranno unti, sciaquatelo molto, molto bene, e se di base avete la cute grassa applicatelo solo sulle punte, sempre in quantità minime.

Ma non finisce qui: l'olio di mandorle dolci è l'elemento perfetto per lo scrub casalingo. Riempite una tazzina da caffè di olio e aggiungete due cucchiaini di zucchero per il gommage del corpo, mentre preferite una polvere meno abrasiva, come la farina di avena, per lo scrub di collo e viso. L'olio di mandorle lenisce il prurito e le eventuali irritazioni. Per questo motivo è ottimo in caso di punture di insetto o pruriti causati dal sole.

Ancora, sostituisce il burro di cacao per l'idratazione delle labbra, ed è un ottimo metodo per togliere i residui di cera quando fate la depilazione fai da te. Infine, proprietà spesso ignorata ma eccellente, pulisce i pori della pelle dalle impurità: un dischetto di cotone imbevuto di olio di mandorle dolci è un perfetto struccante. Non serve nemmeno il risciacquo, ma fate attenzione se avete la pelle grassa perchè potrebbe favorire l'insorgere di punti neri.

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Questo chiacchino top down è un modello di Anna lela , una frequentatrice del forum megghy.com, che collabora molto attivamente alla Maglia del cuore di Megghy.

Occorrente:
Un gomitolo di lana baby sottile
uncinetto 2, 2,5 mm

1° giro-43 punti di catenella + 2 per voltare
2° giro -un punto basso su ogni catenella
3° giro-3 cat x voltare, 2 punti alti nel punto seguente,un punto alto,due nel seguente,ecc..= avremo 64 punti alti
4° giro- due cat per voltare , 1 punto basso su ogni punto.
5°giro -3 cat per voltare, 1 p.alto , 2 nel seguente,1 p. alto nei due punti seguenti, 2 nel punto seguente ,
avremo 85 punti.
6° giro- 2 cat per voltare, 1 punto basso su ogni punto
7° giro- 3 cat per volt. Un p. alto nei due punti seg, 2 p.alti nella seguente, 1 p.alto nei tre punti seguenti, 2 punti nel prox, finire con tre maglie alte- avremo 106 punti.
8°giro-due cat per voltare,un punto basso su ogni punto
9° 3 cat per voltare. 1 p.alto nei due seguenti, 2 nel successivo, 4 punti alti nei successivi 4 punti, 2 nel punto successivo -terminare con tre p.alti. avremo 128 punti.
10° giro-2 cat per voltare 1 punto basso su ogni punti, ogni trenta punti aumentarne uno per 4 volte. Avremo 132 punti.
11°giro- 4 punti alti nello stesso punto,saltare a punti, 4 punti alti due cat 4 punti alti nello stesso punto, avremo 25 motivi- finire con 4 punti nello stesso punto.
12° giro-lavorare i primi 3 motivi,saltarne 6 ( la manica), lavorarne altri 7,saltarne 6 (seconda manica) poi tre,finire con 4 punti alti nello stesso punto.
Continuare la lavorazione dei motivi per 7 giri o più se lo volete più lungo, cominciate il giro sempre con 4 cat per voltare e 4 punti alti nello stesso punto.
Per fare le maniche ,riprendete i sei motivi e lavorate per 7 giri. Rifinire la casacchina con punto basso.






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occorrente:
Ferri circolari o dritti del 7-8
lana che non pizzica da usare con la misura di aghi indicata
ago da lana
1 segnapunti (per lavorazion con aghi circolari)
4 bottoni 18 mm
1 bottone 20mm

punto legaccio e punto maglia rasata
aum = aumento intercalare ( prendere con la punta dell'ago il filo fra le due maglie e lavorarlo a dir ritorto)
gett = un giro di filo sul ferro

SACCO
Si inizia dal collo.
Con i ferri dritti, oppure con i circolari ma lavorando aperto non in tondo ,montare 32 maglie, lavorare 2 righe a punto legaccio, poi procedere nella realizzazione dello sprone del sacco nel modo seguente:

ferro 1 = 2dir,1gett,2dir,*1aum,2dir* ripetere le indicaz tra asterischi per tutto il ferro (47m)
ferro 2-3-4-5-6 = legaccio
ferro 7 = 2dir,1gett,4dir,1aum,*3d,1aum*,ripetere le indicaz tra asterischi per tutto il ferro terminando con 2dir (62m)
ferro 8-9-10-11-12= legaccio
ferro 13 =2dir,1gett,6dir,1aum,*4dir,1aum*ripetere le indicaz tra asterischi per tutto il ferro terminando con 2dir (77m)
ferro 14-15-16-17-18 = legaccio
ferro 19 = 2dir,1gett,8dir,1aum,*5dir,1aum*ripetere le indicaz tra asterischi per tutto il ferro terminando con 2dir (92m)
ferro 20-21-22 = legaccio

A questo punto abbiamo terminato il carrè del sacco, chiudere i primi 5 punti del carrè (sarà il sormonto dell'abbottonatura) e iniziare a lavorare il pezzo dritto del sacco nel modo seguente:

per chi usa i ferri circolari:
lavorare per circa 42 -45 cm a maglia rasata, lavorando in tondo, ricordarsi di inserire un segnapunti all'inizio del ferro. Lavorare altri 10-12 cm a punto legaccio.
Chiudere tutte le maglie e poi cucire i due lembi del sacco con un ago la lana, oppure chiudere le maglie con il sistema dei 3 aghi.

per chi usa i ferri dritti:
ci sono due opzioni o lavorare il sacco sulle 87 maglie così come si presente , ma in questo caso la cucitura si presenterà davanti, oppure dividere il lavoro in due parti, ossia, mettere in attesa le prime ed ultime 22 maglie su un paio di spille, lavorare sulle 43 maglie centrali (dietro del sacco) a maglia rasata per 43 - 45 cm, poi altri 10-12 cm a punto legaccio.
Chiudere tutte le maglie.
Riprendere su un ferro le 44 maglie in attesa e lavorare come detto per il dietro.
Chiudere tutte le maglie.

Per entrambe le tecniche, cucire con punti nascosti il pezzetto del bordo con occhielli (le 5 maglie chiuse all'inizio del ferro, prima di inziare la lavorazione del pezzo inferiore del sacco).
Cucire 4 bottoni in modo che corrispondano agli occhielli.

CAPPELLO
Si inizia dall'alto.
Anche qui ci saranno 2 indicaz , una per il f circolare, una per i f dritti.

per chi usa i ferri circolari:
montare 4 maglie, lavorando in tondo a maglia rasata realizzare un I-cord per circa 2 cm, quindi inziare gli aumenti nel modo seguente:
ferro 1 =1dir,1aum,1dir,1aum,1dir,1aum,1dir,1aum (8m)
ferro 2 = lavorare un giro senza aumenti
ferro 3 =*1dir,1aum* per tutto il ferro (16m)
ferro 4 = lavorare un giro senza aumenti
ferro 5 =*1dir,1aum* per tutto il ferro (32)
ferro 6 = lavorare un giro senza aumenti
ferro 7 =*2dir, 1aum, ripetere per tutto il ferro terminando con 1dir.(48m)
Continuare la lavorazione a maglia rasata per 6 cm, proseguire a punto legaccio per 6 ferri. chiudere tutte le maglie. Cucire un bottone a lato del cappello.

per chi usa i ferri dritti:
Montare 5 maglie, lavorare a maglia rasata per circa 2 cm, quindi inziare gli aumenti nel modo seguente:
ferro 1 =1dir,1aum,1dir,1aum,1dir,1aum,1dir (9m)
ferro 2 = rov
ferro 3 =*1dir,1aum* per tutto il ferro (17)
ferro 4 = rov
ferro 5 =*1dir,1aum* per tutto il ferro (33m)
ferro 6 = rov
ferro 7 =*2dir, 1aum, ripetere per tutto il ferro terminando con 2dir(49m)
Continuare la lavorazione a maglia rasata per 6 cm, proseguire a punto legaccio per 6 ferri. chiudere tutte le maglie. Cucire il dietro del cappello e un bottone a lato .

Il modello originale è in inglese, e c'era un errore nello schema del cappello.... io speero di avere fatto i conti giusti della maglie




fonte

Osserva il mondo in un granello di sabbia
e il paradiso in un fiore selvaggio.
Stringi l'infinito nel palmo della tua mano
e racchiudi l'eterno in un'ora di vita.

(William Blake)