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FERNANDO PESSOA
Quante maschere e sottomaschere noi indossiamo Sul nostro contenitore dell’anima, così quando, Se per un mero gioco, l’anima stessa si smaschera, Sa d’aver tolto l’ultima e aver mostrato il volto? La stessa maschera non si sente come una maschera Ma guarda di fuori di sé con gli occhi mascherati. Qualunque sia la coscenza che inizi l’opera Sua, fatale e accettata sorte è l’ottundimento. Come un bimbo impaurito dall’immagine allo specchio Le nostre anime, fanciulle, rimangono disattente, Cambiano i loro volti conosciuti, e un mondo intero Creano su quella loro dimenticata causa; E, quando un pensiero rivela l’anima mascherata Esso stesso non va a smascherare da smascherato.
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