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Il primo carnevale è a Ottana in Sardegna

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view post Posted on 14/1/2015, 15:54
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Ottana, Italia. Uno dei Merdules, gli uomini padroni, ricoperti da pelli bianche e appoggiati a un bastone, che sfilano in occasione dei festeggiamenti per Sant’Antonio Abate.

Il fuoco nella Sardegna dell’interno fa partire in anticipo il carnevale più austero d’Italia. Il via è dato a metà gennaio dal falò in onore di Sant’Antonio Abate, un appuntamento pagano che si ripete in molti paesi dell’interno con un seguito di affezionati. Le fiamme e le scintille che volano verso l’alto offrono l’occasione per una sorta di rito purificatore, il primo addio collettivo all’inverno. Ed è anche un appuntamento speciale con le maschere antiche, tramandate dal mondo agropastorale. Sono loro che con danze e travestimenti danno un saluto magico per sa prima essia, la prima uscita prevista per il 16 gennaio. Succede in centri come Ottana, nel Nuorese, dove sono tre i personaggi principali che sfilano e girano attorno al grande fuoco (per info, link in basso), chiamato S’ogulone. Il programma prevede l’accensione già dal primo pomeriggio, verso le 16, segue la benedizione e quindi ecco arrivare i protagonisti che danno vita a una sorta di performance da teatro di strada.

BOES E MERDULES, GLI UOMINI E GLI ANIMALI. Girano in gruppi e legati da un reciproco rapporto di dipendenza. I Merdules sono appunto gli uomini padroni, ricoperti da pelli bianche e appoggiati a un bastone, arrancano con fatica. Sul viso indossano maschere di legno, pero selvatico, intagliate con una forma allungata che riproducono le smorfie della stanchezza. E poi ci sono i Boes, gli animali, si muovono a scatti, senza preavviso. È compito degli uomini controllarli e domare la loro ribellione, anche con la forza. I gruppi si scuotono e danzano, si muovono, camminano e utilizzano anche degli strumenti particolari: uno è s’afuente, un piatto di bronzo fatto risuonare da una grossa chiave, e su zirodde o s’orriu, una specie di tamburo di sughero ricoperto da membrana di pelle con uno spago legato che viene tirato con le mani. Il suono che ne deriva è un lamento cupo, quasi fastidioso. Era utilizzato non tanto per far festa quanto per comunicare in campagna, a grandi distanze, l’arrivo di eventuali nemici o esattori, per questo era considerato illegale.

Ottana, Italia. Sa Filonzana, inquietante figura femminile gobba, vestita di nero, che sul viso ha una maschera di legno nero e in mano il fuso della vita.

© Fornito da Oggi Viaggi Il primo carnevale è a Ottana in Sardegna
SA FILONZANA: IL FILO DELLA VITA – IL FILO DELLA MORTE. Si tratta di una sorta di parca sarda, una vecchia inquietante: unica maschera femminile, seppur impersonata come sempre da uomini. Gira il paese con la sua gobba, vestita di nero, sul viso ha una maschera di legno nero e in mano il fuso della vita da cui pende il filo della vita. Lei, col suo potere, può decidere il destino delle persone a cui si avvicina. È una delle figure più inquietanti di tutto il carnevale sardo. Per gli appassionati di fotografia l’appuntamento con S’Ogulone e l’uscita delle maschere è particolarmente atteso. Il Comune infatti ha organizzato un festival, e concorso, nazionale (per informazioni, link in basso): in palio per gli scatti più belli ci sono premi in denaro, per il primo classificato 700 euro, ed è possibile iscriversi direttamente in giornata, una volta arrivati.

MANGIARE E DORMIRE. Chi vuole potrà degustare uno dei piatti della cultura contadina direttamente negli stand vicino al falò, in piazza. Dalle 20 è infatti possibile mangiare fae e lardu (fave con lardo) e bere vino rosso, con una piccola offerta. Altre ricette del carrasegare (carnevale) sono sa petza sarzada, carne di maiale macerata con aceto; sas gazzas, zeppole salate e infine una variante delle più conosciute sas savadas, dolci con miele e formaggio. Anche in questo caso salate, quasi dei ravioli giganti. Nel periodo di carnevale sono previsti pacchetti e sconti nei locali del paese. Tra tutti c’è il ristorante pizzeria Il Platano (per info, link in basso): i prezzi variano a seconda dei piatti scelti, un menu base parte da 25-30 euro. Qui è possibile anche pernottare: bagno in camera, giardino e piscina. Poco distante dal centro c’è l’hotel Funtana e Donne (per info, link in basso): camere climatizzate, wi-fi gratuito e servizi privati; il costo del pernottamento varia a seconda della stagione. Il ristorante propone ricette della tradizione sarda e non.

Ottana, Italia. Un Boes, gli animali che si muovono a scatti durante le celebrazioni di Sant’Antonio Abate.

ARRIVARE. Ottana dista meno di mezz’ora d’auto da Nuoro, nel centro Sardegna. L’aeroporto più vicino è quello di Olbia-Costa Smeralda (per informazioni, link in basso). Dallo scalo del Nord Est dell’Isola partono e arrivano voli giornalieri da Roma, Milano e Bologna (dagli 80 euro per residenti) e altre città italiane. Collegamenti con scali internazionali come Berlino (con Easyjet da 80 euro in su), Colonia, Hannover, Zurigo e Parigi. Da qui si viaggia verso sud attraverso la strada statale 131 dcn fino all’altezza di Nuoro, poi si prende la SS 389 var e si seguono le indicazioni per il paese. In tutto circa 120 chilometri e un’ora e mezzo di viaggio. Più comodo spostarsi in auto, da noleggiare anche all’arrivo o via internet (per informazioni, link in basso); i prezzi oscillano da poche decine di euro a diverse centinaia, dipende dal periodo. Mentre gli autobus della compagnia pubblica Arst effettuano corse purtroppo non http://www.msn.com/it-it/viaggi/notizie/il...ar-AA7ZBlfmolto frequenti (per informazioni, link in basso). L’altro aeroporto, Cagliari-Elmas (per informazioni, link in basso) dista quasi 200 chilometri e più di due ore di viaggio. Chi atterra a sud deve seguire la strada statale 131, nota come Carlo Felice, poi la strada SS131 Dcn fino a Nuoro, seguire poi le indicazioni per Ottana. A Cagliari partono e arrivano voli da e per Roma, Milano, Bologna e Torino- da 60 euro a diverse centinaia a seconda del periodo di acquisto. Inoltre alcune compagnie low cost come Ryanair fanno la spola con Madrid, Barcellona-Girona, Parigi, Berlino (prezzi che oscillano dai 50 fino e oltre 200 euro).


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