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Lo scoiattolo giapponese: caratteristiche e comportamento

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view post Posted on 20/5/2012, 15:04
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Lo scoiattolo giapponese appartiene all’ordine dei roditori e alla famiglia Sciuridae, e fa parte di un gruppo componente 19 specie di cui una ascritta al genere Tamias diffusa nella parte orientale del Nord America e conosciuta con il nome di Chipmunk. Altre 17 specie si trovano nell’America Nord-Occidentale e una sola, E. sibiricus, è diffusa in gran parte dell’Asia e risulta essere quella maggiormente allevata, tanto che gli operatori di settore gli hanno attribuito il nome, prettamente commerciale, di scoiattolo giapponese.

Lo scoiattolo giapponese ha un aspetto vispo ed attraente; la testa è tondeggiante e più grande rispetto al resto del corpo, con il naso appuntito e gli occhi grandi. Il corpo è snello, gli arti non molto lunghi, sono provvisti di quattro dita quelle anteriori e cinque quelle posteriori; le unghie lunghe ed aguzze gli permettono di arrampicarsi con estrema facilità; questo scoiattolo è lungo circa 25 cm di cui 10 occupati dalla coda. Questa specie, al pari di molti altri roditori, possiede borse facciali nelle quali accumula e trasporta cibo.

Dalla dentatura, particolarmente robusta, sono assenti i canini; i molari, provvisti di radici, non crescono in continuazione al contrario degli incisivi, molto sviluppati, che devono essere continuamente consumati dall’animale. Gli scoiattoli giapponesi sono dotati di ottima vista e, cosa abbastanza rara nei mammiferi, hanno una buona distinzione dei colori.

Tutto il corpo è rivestito di un fitto e morbido pelame che sulla coda è più lungo. La colorazione è rosso-bruna sul dorso con sfumature grigie e biancastre; il dorso è solcato nel senso della longitudine da strisce chiare e scure, la coda è bruno-marrone. Questo scoiattolo cade in letargo per brevi periodi, risvegliandosi di tanto in tanto dal torpore per nutrirsi; sono una specie vegetariana che in natura si nutre di semi, frutta, bacche, radici ed erbe varie.


Gli scoiattoli hanno un comportamento poco docile e familiare verso chi li alleva, e ciò è dovuto al fatto che gli esemplari commerciati non sono, nella maggioranza dei casi, riprodotti in cattività ma vengono direttamente importanti dai paesi di origine.

Per ottenere scoiattoli domestici occorre acquistare esemplari giovani, dai due ai sei mesi, allevandoli singolarmente in quanto la vita di coppia o di gruppo ostacola non poco l’addomesticamento.

Nonostante queste difficoltà, con pazienza e buona volontà si possono ottenere in breve tempo dei buoni risultati; lo scoiattolo giapponese se tenuto bene, può raggiungere in cattività i 10 anni di vita.


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