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Posts written by Danny Daniell

view post Posted: 11/6/2020, 08:47 Queste le abbiamo dimenticate .. ma ci sono ancora - Relax e tempo libero
Ebola, malaria, colera, Hiv. Nomi lontani nel tempo e nello spazio. Nomi che appaiono qualche volta nei notiziari tv o nei trafiletti sui giornali. Malaria e Tbc: malattie che non ci riguardano, che appartengono a Paesi lontani, poveri, corrotti, con pochi ospedali e poco interesse per la vita umana. Malattie che colpiscono Africa e Asia. Ma non noi. Noi siamo il primo mondo dove tutto funziona. Siamo ricchi, felici e, soprattutto, indifferenti. Abbiamo troppe vacanze da fare e troppe cose, spesso inutili, da comprare.

Poi, all’improvviso, la natura, o forse un oscuro senso della giustizia, ci rende uguali agli altri, quelli lontani. Quelli poveri. È allora che scopriamo che anche da noi gli ospedali mancano, che i vaccini non ci sono e che si muore in solitudine, come si è vissuto. Nessuna riflessione. Nessun pensiero sull’idea che ogni uomo è uguale ad un altro uomo.

Nel 2018 si sono contati 228 milioni di malati di malaria nel mondo. I morti? oltre 405 mila, di cui il 67% bambini sotto i cinque anni. In pochi lo sanno ma la malaria è la prima causa di morte infantile. Il paludismo è una malattia trasmessa dalle zanzare femmine infette che si devono nutrire di sangue. Colpiscono al tramonto oppure di notte. I sintomi di questa malattia sono febbre, dolori, vomito, convulsioni e coma e il 90% dei casi si registra in Africa. Ci sono voluti più di 30 anni di ricerca per trovare un vaccino, che però non ha grandi risultati. I tentativi di utilizzo di insetticidi per fermare l’avanzata delle zanzare hanno solo sviluppato la resistenza nel parassita. Nel 2019, in Burundi, sono stati riconosciuti quasi 8.500 mila casi su 12 milioni di abitanti.

Nel secolo passato, era considerata un marchio di infamia. In realtà, la Tbc o bacillo di Koch è la malattia della povertà per eccellenza, che insorge là dove ci sono pessime condizioni igieniche, mancanza di cure e di diagnostica. La Tbc rappresenta una delle principali cause di mortalità al mondo e si trasmette per via aerea e/o attraverso la saliva. I malati vivono mesi e mesi di isolamento nei sanatori, . Luoghi di noia e solitudine. Di ore che non passano mai e dove il ricordo dei propri cari è appeso solo a una fotografia.

Si calcola che nel mondo vivano 38 milioni di adulti infettati dal virus dell’Hiv e di questi 1,7 milioni sono bambini. Nel 2018 si sono contate 770 mila vittime. Apparso all’inizio degli anni Ottanta, la malattia esisteva già, ma veniva scambiata con altre sindromi. Il fatto che si manifestasse tra gli omosessuali e tra persone legate al mondo dell’eroina è stato visto come una punizione divina.

Ecco, pensiamoci ogni tanto. Pensiamo che il nostro benessere lo pagano gli altri, quelli a cui non pensiamo mai. Ora, però, è toccato a noi.
view post Posted: 2/6/2020, 10:18 Attenzione: Finta mail sull'App Immuni fa scaricare un virus malevolo - Hobby e consigli
Una campagna di virus informatici investe l'Italia nel giorno in cui viene resa disponibile l'App Immuni . Il virus si chiama FuckUnicorn e diffonde un ransomware (virus che prende in ostaggio i dispositivi e poi chiede un riscatto) con il pretesto di far scaricare un file denominato Immuni. Si diffonde con una mail che invita a cliccare su un sito fasullo che imita quello del Fofi, la Federazione Ordini dei farmacisti italiani.

Il nome del dominio scelto per clonare il sito dei Farmacisti è simile a quello reale, con la lettera "l" al posto della "i" (da fofi a fofl) ha spiegato Agid-Cert, la struttura del governo che si occupa di cybersicurezza.

Il ransomware scaricabile dal sito fake è rinominato "IMMUNI.exe", una volta eseguito mostra un finto pannello di controllo con i risultati della contaminazione da Covid-19.

Nel frattempo il malware provvede a cifrare i file presenti sul sistema Windows della vittima e a rinominarli assegnando l'estensione ".fuckunicornhtrhrtjrjy". Infine, mostra il classico file di testo con le istruzioni per il riscatto: il pagamento di 300 euro in bitcoin per liberare i file cifrati. Il Cert-Agid spiega di aver "già allertato i comparti di pertinenza".

Evitare la truffa informatica - Anche se si volesse pagare il riscatto, l’indirizzo email contenuto nelle istruzioni non è valido. Diventa dunque impossibile inviare la prova di avvenuto pagamento agli attaccanti e, di conseguenza, ottenere la decriptazione dei file anche a seguito del pagamento del riscatto. L'invito è dunque a evitare di scaricare file da mail non comprovate, come nella fattispecie FuckUnicorn. La app ufficiale deve essere ancora testata e, quando sarà disponibile negli store, sarà svolta una campagna di lancio ufficiale per indicare le modalità di download.
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